Rainbow Six Extraction Recensione
Rainbow Six Extraction Recensione è uno sparatutto tattico in prima persona sviluppato da Ubisoft, annunciato nel 2018 dal team di sviluppo di Rainbow Six Siege; titolo hardcore promettente, venne inizialmente presentato con il nome di “Rainbow Six Quarantine” ma, dopo un lungo silenzio di circa 2 anni, si persero notizie in merito. L’idea del team era quella di sviluppare un gioco strettamente cooperativo dove la comunicazione e la tattica sarebbero stati gli elementi cardine per poter proseguire nel gioco. Dopo molti rinvii ed il cambio di nome, finalmente a Gennaio 2022 è stato pubblicato e reso anche disponibile gratuitamente nel catalogo di Xbox Gamepass. Noi lo abbiamo provato e possiamo assicurare che il suo timbro hardcore è molto marcato.
Rainbow Six Extraction Recensione – La Storia Ci Insegna
La storia di Rainbow Six Extraction non è il suo punto forte, la trama passa quasi inosservata durante le lunghe ore di gioco. Siamo proiettati in un mondo invaso dagli alieni, gli Archei. Come la storia ci insegna, la città più gettonata dagli attacchi alieni è New York, e infatti la Ubisoft ha voluto mantenere la tradizione. Le strutture nelle quali si aggirano silenziosamente questi alieni dovranno essere esplorate dalla squadra Rainbow, che avranno il compito di liberarle e recuperare membri dispersi dal loro interno.
L’operazione di raccolta dati e liberazione è affidata alla squadra Rainbow che per l’occasione è stata battezzata con il nome REACT, associazione mondiale composta dai migliori esperti sul campo: i suoi membri dovranno mostrare destrezza e sangue freddo per riuscire a contrastare le forze aliene e cercare quanti più punti deboli possibili.
Ovunque ci siano alieni si formerà una sostanza nera abbastanza evidente di nome Archeloma: la si troverà appiccicata ovunque, tra soffitti, pareti e pavimenti, ed è capace di rallentare il movimento degli umani e con il tempo di intossicarli ed ucciderli. Gli alieni saranno capaci di riprodursi in continuazione grazie a dei nidi: neutralizzarli per primi rappresenterà una tattica salvavita nel corso del gioco.
In questa video-recensione il nostro Strudel The Dog ci propone un tutorial e ci mostra in anteprima il mondo di gioco.
Rainbow Six Extraction Recensione – Scopo e Modalità Di Gioco
Il gioco mette a disposizione una modalità cooperativa online ed una modalità per giocatore singolo offline, la quale però risulta essere ostica e frustrante. Come accennato precedentemente, il titolo è stato progettato per vivere un’esperienza strettamente cooperativa nella quale, senza collaborazione ed una tattica ad hoc, risulta estremamente difficile proseguire nei vari livelli. Avere una buona mira non basta, e invece avanzare stealth e con una tattica risulta vitale: basta un piccolo rumore in prossimità di un nemico per attirare la sua attenzione e di conseguenza quella di tutti i suoi compagni alieni.
Prima di addentrarci in queste strutture avremo la possibilità, insieme ad altri 3 compagni, di scegliere uno tra i 18 operatori che il gioco ci mette a disposizione, ognuno dei quali con abilità uniche. Gli operatori sono gli stessi presenti in Rainbox Six Siege.
In base alla strategia da adottare, difatti è cosa buona e giusta suddividersi con gli altri compagni i vari ruoli che possono svolgere gli operatori. Utilizzando un operatore e completando i vari livelli gli si dà la possibilità di accumulare esperienza per potenziarsi nel tempo.
Ogni livello di Rainbox Six Extraction è suddiviso in 3 aree, ognuna delle quali è progressivamente più difficile di quella precedente. In ogni area avremo degli obiettivi da completare, ed arrivati alla fine dell’area si potrà decidere se richiedere l’estrazione e portare a casa l’esperienza accumulata oppure proseguire all’area successiva.
Tra un’area e l’altra ci saranno delle camere isolate dove potremo trovare oggetti per recuperare una parte delle munizioni e della salute. Più andremo avanti verso l’area finale, più esperienza guadagnerà il nostro operatore e più la componente hardcore si farà sentire.
Rainbow Six Extraction Recensione – Il Rischio Del Mestiere
Se durante una missione il nostro operatore dovesse essere ferito e non aiutato da altri operatori, questo viene ricoperto da una sostanza schiumosa e resterà inutilizzabile. L’unico modo per salvarlo è quello di farlo portare in spalla da un altro operatore fino all’estrazione. In caso contrario, l’operatore non sarà disponibile per le prossime missioni, quindi sarà indispensabile ripetere l’area, cercare l’operatore disperso durante l’operazione precedente e farlo estrarre, altrimenti come conseguenza perderà gran parte della sua esperienza. Anche se l’operatore dovesse essere successivamente portato in salvo, questo non sarà comunque disponibile per un numero di missioni in quanto dovrà attendere il recupero fisico.
La modalità come si può notare è un incrocio tra Left 4 Dead e le “Fughe” di Gears 5. Ad un certo punto la monotonia potrebbe prendere il sopravvento, ma è proprio grazie alla componente hardcore ed all’esperienza da accumulare che il giocatore è più stimolato.
Rainbow Six Extraction Recensione – Mappe e Progressi di Gioco
Il gioco mette a disposizione 12 mappe suddivise in 4 scenari, questi ultimi verranno sbloccati man mano che completeremo le varie mappe e sono: New York, San Francisco, Alaska e Truth of Consequences.
I progressi di gioco sono suddivisi in due tipi: progressi giocatore e progressi operatore.
I progressi del giocatore sono dei livelli guadagnati semplicemente giocando e completando missioni, permettono di sbloccare nuove aree, modalità extra e nuovi equipaggiamenti per gli operatori.
I progressi degli operatori sono invece dei livelli per ogni singolo operatore che verranno guadagnati con l’esperienza accumulata; più si utilizza un operatore e più questo guadagnerà punti esperienza che gli consetiranno di sbloccare nuove armi ed abilità.
Rainbow Six Extraction Recensione – Con Le Spalle Al Muro
Rainbow Six Extraction è un titolo che mette a dura prova le abilità vostre e del vostro team, ma con le giuste strategie e tante ore di gioco si arriverà a superare anche i livelli più difficili.
Rispetta in pieno i suoi punti principali ovvero il gioco di squadra ed il suo tono hardcore ma come detto prima, se non si trova un buon team affiatato, basta poco per annoiarsi e disinstallarlo.
Altri punti che non giovano a suo favore sono la storia poco coinvolgente e la grafica. Il gioco mette un po’ con le spalle al muro, oltre alla modalità co-op non c’è molto altro per godersi il titolo.
Rainbow Six Extraction Recensione – Specifiche Tecniche
Specifiche Minime
- Processore: AMD Ryzen 3 1200/ Intel Core i5-4460
- GPU: AMD RX 560/ Nvidia GeForce GTX 960
- RAM: 8GB
- VRAM: 4GB
Specifiche Alte
- Processore: AMD Ryzen 5 2600X/ Intel Core i5-8400
- GPU: AMD RX 5600 XT/ Nvidia GeForce RTX 2060
- RAM: 16GB
- VRAM: 6GB
Specifiche Ultra
- Processore: AMD Ryzen 7 3700X/ Intel Core i9-9900K
- GPU: AMD RX 6800XT/ Nvidia GeForce RTX 3080
- RAM: 16GB
- VRAM: 16GB (AMD)/ 10GB (Intel)
Sono cresciuto tra computer, videogiochi e strumenti musicali, le mie più grandi passioni che oggi sono il mio lavoro. Oltre a dedicare gran parte del mio tempo al mondo videoludico dedico altrettanto al mio lavoro principale di programmatore informatico.
“Fai quello che ami e non lavorerai un solo giorno della tua vita”
Confucio
Verdetto
Pro
- Con un gruppo di buoni amici pronti ad elaborare tattiche di squadra è il massimo....
- Sistema di avanzamento dei livelli coinvolgente.
Contro
- ...senza un gruppo di persone è frustrante e poco stimolante.
- Grafica non proprio next gen.
- Trama quasi assente.
- Obiettvi/Trofei sbloccabili solo per chi ospita la partita.